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giovedì, ottobre 04, 2007

#PARASSITI

Un vivaio cittadino, qualche anno fa, importò per conto della Provincia alcune centinaia di palme dall'Egitto per abbellire il lungomare e alcuni giardini pubblici.
Purtroppo con esse venne introdotto anche un parassita che oggi sta uccidendo le numerose palme maschio piantate nelle proprietà private della zona.
Anche la mia palma è stata attaccata dal parassita, sicché, trattandosi di una pianta di oltre 35 anni a cui sono particolarmente affezionato (con l’amaca là sotto pare di stare in un villaggio alle Seychelles), mi sono informato su cosa è possibile fare per salvarla.
Il vivaista mi dice di andare in Comune e fare richiesta di bonifica perché, trattandosi ormai di una vera e propria epidemia, è stata attivata la Forestale, la quale, per 150 euro viene a casa, butta un veleno giù per il tronco che uccide i parassiti (ma anche la palma, nel caso non fosse ancora morta), taglia l'ombrello di foglie e poi te la lascia lì, imponendoti di farla eradicare entro 15gg per evitare la propagazione del contagio. Pena per il mancato adempimento, fino a 3000 euros di multa.
In casi come il mio, in cui il giardino non è direttamente raggiungibile con mezzi adatti, significa trovare qualcuno che me la tagli a fette e poi la porti in qualche discarica. Spesa, circa 300-350 €. Non solo, ma, nello specifico, io sarei anche costretto a rompere la pavimentazione esterna (rifatta 2 anni fa) sotto la quale giace parte delle radici. Preventivo 1000-1500 euro.
Una gran scocciatura. Decido quindi di tentare altre vie, prima di fare denuncia in comune ed avviare così la procedura che non solo mi farà sborsare un sacco di quattrini, ma non mi darà neppure la speranza di poter salvare il mio amato albero.
Iddio ha voluto che esistano il mercato e gli amici biologi grazie ai quali trovo una società di Torino che mi spedirà a casa un kit contenente delle iniezioni da fare sul fusto della pianta a base di uno speciale prodotto studiato appositamente per questo parassita (larve di coleottero dal punteruolo vattelapesca) che, come dimostrato da un caso analogo verificatosi in Florida negli anni 90, ammazzano il parassita e, con probabilità attorno all’80%, salva pure la palma. Costo: 100 euro + spese di spedizione.

Piccola storia di vita ordinaria che fa vedere come lo stato prima causa il danno e poi, siccome non riesce a porvi rimedio, non trova di meglio da fare che rivalersi indiscriminatamente sugli individui obbligandoli a pagare un servizio pessimo a cui impone loro di ricorrere minacciando di multarli pesantemente in caso contrario.
Il mercato invece produce risultati migliori a costi decisamente inferiori senza imporre niente né minacciare nessuno, lascia liberi di scegliere ed inoltre alimenta anche le speranze.
Devo chiedere a questi signori di Torino se hanno allo studio un prodotto per debellare il peggior parassita mai esistito, quello col bollo della Repvbblica.

2 Comments:

Blogger Paxtibi said...

Non mi sorprende: è abitudine dei parassiti far credere che non possano essere eliminati senza far fuori l'organismo ospite...

2:26 AM  
Blogger H.I.M. said...

Hai ragione, non sorprende, ma è questa la cosa irritante.

8:59 PM  

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