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domenica, ottobre 14, 2007

#PER L'ASTENSIONISMO

Riporto integralmente il manifesto del non voto pubblicato sul sito Libertari.org del grande Leonardo Facco e del Movimento Libertario.


Con questo manifesto si vuole portare all’attenzione degli elettori l’inutilità di quel gesto ammantato di “sacralità” che si chiama voto. Sarebbe facile fare demagogia sugli alti stipendi dei politici, sui benefici di cui godono, delle false promesse elettorali, degli sperperi compiuti con i nostri soldi di “cittadini – sudditi – contribuenti” e tutte le altre malefatte che quotidianamente gli organi di informazione portano alla nostra attenzione. Ma l’aspetto fondamentale è porsi la domanda: “perché votare?”
Il voto è indissolubilmente legato al concetto di democrazia e quest’ultima all’idea di libertà; sembra che partecipando alle elezioni che si tengono periodicamente ci si possa sentire immancabilmente liberi. I nostri rappresentanti non perdono occasione per ricordarci che votare è un nostro diritto – dovere e che senza questo “rito pagano” non ci potrebbe essere una convivenza civile e saremmo costretti a vivere in una situazione di caos e di guerra perenne tra gli individui. Peccato che troppo spesso ci si dimentica che nella Germania nazista Adolf Hitler fu eletto democraticamente dal popolo sovrano e che tutte le dittature comuniste (passate e presenti) si definiscono “democratiche”. Solo questi esempi dovrebbero fare riflettere sul binomio democrazia uguale libertà.

Perché votare allora? Ogni volta che ci rechiamo ad un seggio elettorale ci sembra di partecipare alla vita pubblica e di essere fautori del destino della nazione ma le cose stanno veramente così?

Innanzi tutto il concetto di delega è completamente disatteso, in tutti gli ordinamenti giuridici esistono le figure del mandante e del mandatario, nel quale il secondo è obbligato a compiere degli atti giuridici ben definiti per conto del primo. I nostri rappresentanti si comportano secondo questi dettami? No, e si rifanno al dettato costituzionale, un’ottima scusa. La costituzione la rispettano solo quando interessa loro. Rispettano i limiti che gli vengono posti? Chi controlla che tali limiti vengano rispettati?

Per qualunque politico lavorare significa emanare leggi ma tali leggi vengono rispettate da loro stessi? Il caso mele vi ricorda qualcosa? In che misura tali leggi sono di una qualche utilità per il resto della società?

Un ulteriore aspetto da analizzare è quello dei burocrati statali: casta che rappresenta la continuità perenne tra il succedersi dei vari governi. In quale istituzione i lavoratori possono votare i loro datori di lavoro? Qualsiasi cittadino che non ha la “fortuna” di lavorare per lo Stato può scegliere il proprio capo? A quali conseguenze porta questa commistione di interessi? Il politico di turno sarà indipendente dal burocrate? Fino a che punto il burocrate influenzerà il “nostro” mandatario?

A tutte queste domande (e a molte altre che chiunque è in grado di porsi) ciascuno di noi darà le risposte che riterrà più opportune, ma sottrarsi a riflettere su questi argomenti significa arrendersi ad una sorta di karma che decide il nostro destino e soprattutto a perdere la propria dignità di persona in grado di esercitare le proprie facoltà di critica.

Per concludere è utile citare due aforismi che ben rappresentano quanto sopra esposto.

“ Lo Stato è quella grande finzione in virtù della quale tutti cercano di vivere alle spalle di tutti” (F. Bastiat).“La politica è l’arte di cercare guai, trovarne anche se non ce ne sono, fare una diagnosi scorretta e praticare una cura sbagliata” (Sir E. Benn).

Fate circolare il messaggio!


Movimento Libertario

venerdì, ottobre 12, 2007

#SENZA PAROLE

Uno legge e dice, "vabbé, è uno scherzo". Invece i contenui sono così dettagliati e seri che temo sia tutto "vero".
Il professor Douglas J. Amy insegna scienze politiche al Mount Holyoke College ed è titolare di questo sito dal titolo "Government is good", sottotitolo "An Unapologetic Defense of a Vital Institution".
Leggere per credere

Riporto qui di seguito un breve passo dall'articolo "A Day in Your Life" di Amy:

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Nonostante di solito non lo notiamo, i programmi governativi e le linee di condotta che ne derivano migliorano la nostra vita quotidiana in modi innumerevoli.

7:50 del mattino. Voi ed il vostro bambino attraversate il prato per dirigervi alla vostra auto e ci arrivate senza sporcarvi le scarpe di cacca di cane. Un piccolo ma significativo risultato ottenuto grazie ad una legge locale che impone alle persone di pulire a terra quando i loro animali sporcano. Anche il fatto che il vostro vicinato non sia tormentato da cani e gatti randagi dipende dal fatto che il funzionario del Controllo Animali lavora costantemente a questi problemi.

mercoledì, ottobre 10, 2007

#COMING SOON

Sarà un capolavoro, o una cacata immane. Vedremo.

giovedì, ottobre 04, 2007

#PARASSITI

Un vivaio cittadino, qualche anno fa, importò per conto della Provincia alcune centinaia di palme dall'Egitto per abbellire il lungomare e alcuni giardini pubblici.
Purtroppo con esse venne introdotto anche un parassita che oggi sta uccidendo le numerose palme maschio piantate nelle proprietà private della zona.
Anche la mia palma è stata attaccata dal parassita, sicché, trattandosi di una pianta di oltre 35 anni a cui sono particolarmente affezionato (con l’amaca là sotto pare di stare in un villaggio alle Seychelles), mi sono informato su cosa è possibile fare per salvarla.
Il vivaista mi dice di andare in Comune e fare richiesta di bonifica perché, trattandosi ormai di una vera e propria epidemia, è stata attivata la Forestale, la quale, per 150 euro viene a casa, butta un veleno giù per il tronco che uccide i parassiti (ma anche la palma, nel caso non fosse ancora morta), taglia l'ombrello di foglie e poi te la lascia lì, imponendoti di farla eradicare entro 15gg per evitare la propagazione del contagio. Pena per il mancato adempimento, fino a 3000 euros di multa.
In casi come il mio, in cui il giardino non è direttamente raggiungibile con mezzi adatti, significa trovare qualcuno che me la tagli a fette e poi la porti in qualche discarica. Spesa, circa 300-350 €. Non solo, ma, nello specifico, io sarei anche costretto a rompere la pavimentazione esterna (rifatta 2 anni fa) sotto la quale giace parte delle radici. Preventivo 1000-1500 euro.
Una gran scocciatura. Decido quindi di tentare altre vie, prima di fare denuncia in comune ed avviare così la procedura che non solo mi farà sborsare un sacco di quattrini, ma non mi darà neppure la speranza di poter salvare il mio amato albero.
Iddio ha voluto che esistano il mercato e gli amici biologi grazie ai quali trovo una società di Torino che mi spedirà a casa un kit contenente delle iniezioni da fare sul fusto della pianta a base di uno speciale prodotto studiato appositamente per questo parassita (larve di coleottero dal punteruolo vattelapesca) che, come dimostrato da un caso analogo verificatosi in Florida negli anni 90, ammazzano il parassita e, con probabilità attorno all’80%, salva pure la palma. Costo: 100 euro + spese di spedizione.

Piccola storia di vita ordinaria che fa vedere come lo stato prima causa il danno e poi, siccome non riesce a porvi rimedio, non trova di meglio da fare che rivalersi indiscriminatamente sugli individui obbligandoli a pagare un servizio pessimo a cui impone loro di ricorrere minacciando di multarli pesantemente in caso contrario.
Il mercato invece produce risultati migliori a costi decisamente inferiori senza imporre niente né minacciare nessuno, lascia liberi di scegliere ed inoltre alimenta anche le speranze.
Devo chiedere a questi signori di Torino se hanno allo studio un prodotto per debellare il peggior parassita mai esistito, quello col bollo della Repvbblica.