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giovedì, febbraio 08, 2007

#DON'T SAVE A PRAYER FOR ME

Che lo stato abbia un connotato religioso è fuor di dubbio. E, altrettanto fuor di dubbio, non per colpa del cardinal Ruini. Né di ingerenze di qualche altro loquace affabile prelato.

Lo stato ha un connotato religioso di per se stesso. Si (im)pone come dio. Ai suoi cittadini richiede un’irrazionale approccio fideistico. La religione secolare obbligatoria di cui si fa portatore è lo statalismo. Insegnato nelle scuole pubbliche.

Ha i suoi riti civici: elezioni, comizi, parate…

Ha i suoi templi: camere, municipi, seggi…

Ha i suoi dogmi: sovranità popolare, solidarietà nazionale, indivisibilità territoriale…

Ha i suoi simboli: bandiere, gonfaloni, stemmi.

Ha, pure, i suoi sacerdoti: politici, amministratori, burocrati…e le sue preghiere, le sue feste…tutto.

E non mancano neanche i comandamenti...


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